I rapporti tra la religione e l’innovazione vivono spesso vicende alterne. Alcune organizzazioni religiose assumono posizioni fortemente critiche davanti all’ondata di innovazioni tecnologiche che in alcuni casi si trasformano in vero e proprio oggetto di culto. In altri casi le organizzazioni religiose provano a confrontarsi con gli interrogativi posti dalle possibilità della tecnica e dell’innovazione e, così facendo,  arrivano anche a rivedere le loro tradizioni teologiche. Questo breve intervento introdurrà due recenti documenti, uno a cura della Commissione delle conferenze  episcopali della Comunità Europea (COMECE) sulla robotisation of life (1), l’altro pubblicato dalla Ethics and Religious Liberty Commission della Southern Baptist  Convention sulle tematiche dell’intelligenza artificiale. Entrambi i documenti si  pongono, secondo lo schema predisposto dal Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler, sulla frontiera della linea di ricerca religion in innovation e contribuiscono a un dibattito che è già in corso da anni, ma che è destinato a diventare sempre più rilevante negli anni a venire.

Il documento della Comece sulla «robotisation of life»

Dopo aver inquadrato il tema della robotisation of life in maniera generale, il documento della COMECE sottolinea come l’innovazione tecnologica non sia da respingere a priori: «[…] technological advances must not be demonised or rejected. What is necessary is a focused ethical analysis of the impact of accelerated and advanced process of robotisation on the individual and society» (2), ma l’approccio etico che deve caratterizzare la sempre maggiore introduzione delle tecnologie della robotica e dell’intelligenza artificiale deve essere basato sulla centralità della dignità della persona umana: «The dignity and centrality of the human person is put into question. It is therefore necessary to extend the principle of good relations, which previously regulated human interaction with nature and other human beings, to include robots» (3). Tale centralità della dignità della persona è da rintracciarsi nella capacità di essere agente morale in quanto: «The human person is capable of critical reflection and ethical decision-making, like Adam in the Garden of Eden» (4).

E’ dunque la capacità della riflessione critica dell’essere umano che deve essere messa al centro: «The robot, at least in its present phase of development, is not capable of this. It can only follow the procedures for which it has been programmed. As a consequence, only the human person can be considered a ‘person’ in the proper sense, and in their full dignity» (5). Tale riflessione porta anche a negare, almeno allo stato attuale, la possibilità di riconoscere l’esistenza di diritti fondamentali per i robot (6). Il documento, più che proporre soluzioni concrete rispetto ai problemi sollevati, sottolinea la necessità di un ampio e approfondito dibattito pubblico e la necessità di evitare risposte semplicistiche davanti ai dilemmi di ampia portata etica posti dall’avvento dell’era della robotizzazione.

I principi della Ethics and Religious Liberty Commission della Southern Baptist Convention sull’intelligenza artificiale

Un ulteriore documento, recentemente pubblicato (aprile 2019), offre rilevanti spunti di riflessione e segnala quanto ormai il cammino di riflessione delle organizzazioni religiose sulle questioni che riguardano l’innovazione tecnologica sia ormai in una fase avanzata. L’Ethics & Religious Liberty Commission della Southern Baptist Convention ha infatti pubblicato il documento dal titolo Artificial intelligence: An Evangelical Statement of Principles (7). Il dibattito sull’intelligenza artificiale viene definito come una existential question al quale le organizzazioni religiose sono chiamate a contribuire. Il primo principio enunciato si sofferma  sulla centralità della dimensione umana che deve essere preservata anche in un contesto di accelerata innovazione tecnologica: «We deny that any part of creation, including any form of technology, should ever be used to usurp or subvert the dominion and stewardship which has been entrusted solely to humanity by God; nor should technology be assigned a level of human identity, worth, dignity, or moral agency» (8). Si può notare come queste osservazioni siano simili a quelle che è possibile rintracciare nel documento della COMECE sulla robotica a cui abbiamo fatto riferimento precedentemente. Si afferma successivamente che le tecnologie dell’intelligenza artificiale dovranno essere utilizzate a favore degli esseri umani e che non si possono considerare delle tecnologie neutrali. Proprio per questo si incoraggia una riflessione di natura morale sulla loro utilizzazione, un esercizio che è impossibile da effettuare per le macchine, ma che è prettamente umano: «We deny that humans can or should cede our moral accountability on responsibilities to any form of AI that will ever be created […] While technology can be created with a moral use in view, it is not a moral agent. Humans alone can bear the responsibility for moral decision making» (9). Seguono nel documento alcuni punti specifici che fanno riferimento a specifiche aree di azione delle tecnologie dell’intelligenza  artificiale:  medicina, il mondo del lavoro e i temi della privacy e della sicurezza. Nel documento si ammette che lo sviluppo delle tecnologie dell’intelligenza artificiale potrà avere esiti ad oggi non ancora immaginabili: «We  affirm that AI will continue to be developed in ways that we cannot currently immagine or understand, including AI that will far surpass many human abilities […] While we are not able to comprehend or know the future, we do not fear what is to come because we know that God is omniscient and that nothing we create will be able to thwart His redemptive plan for creation or to supplant humanity as His image-bearers» (10).

Conclusioni

I due documenti che abbiamo introdotto nei paragrafi precedenti segnalano un crescente interesse delle organizzazioni religiose per il mondo dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale. Prendendo a prestito il modello sviluppato  dal Centro per le Scienze religiose della Fondazione  Bruno Kessler possiamo dunque sostenere di trovarci davanti a modelli di religion in innovation.

Figura 1:  Modello di Religion and Innovation-Centro per le Scienze religiose, Fondazione Bruno Kessler (11)

Si tratta di riflessioni importanti a cui faranno sicuramente seguito quelle di altri gruppi religiosi. Un segnale importante del contributo che il mondo religioso può dare a temi apparentemente molto tecnici ma che influiscono in maniera sostanziale su questioni antropologiche e teologiche di fondamentale importanza.

Pasquale Annicchino – Ricercatore presso European University Institute e Fondazione Bruno Kessler

NOTE

1 Comece, Robotisation of Life. Ethics in view of new challenges, gennaio 2019, disponibile su: http://www.comece.eu/dl/krKMJKJKKMLMJqx4KJK/Robotisation_of_life_final_ version_.pdf.

2    ibid., p. 2. Tuttavia in precedenza si sottolineava quanto l’innovazione possa incidere nel contesto della «crisi antropologica»: «Robotisation develops in the context of the ‘anthropological crisisì, understood to be a radical questioning of the identity and true reality of the human person. The intensification of robotisation, with the consequent redundancy or transformation of the human person, has implications for particular societies and certain population groups».

3 ibid., p. 3.

4 ibid., p.3.

5 ibid., p. 4.

6 Come scrivono gli autori nel documento: «[…] the construct of legal status for robots is unconvincing. The human person is the foundation of, and central to every legal order.

For a natural person, legal personality derives from their  existence  as  human.  That personality implies right and duties that are exercised within a framework which recognises, respects and promotes human dignity.», ibid., p. 4.

7     Il documento è disponibile al seguente indirizzo: https://erlc.com/resource- library/statements/artificial-intelligence-an-evangelical-statement-of-principles.

8   Ethics and Religious Liberty Commission-Sothern Baptist Convention, Artificial Intelligence: An Evangelical Statement of Principles, aprile 2019.

9 ibid., articolo 3: Relationship of AI & Humanity.

10   Ethics and Religious Liberty Commission-Sothern Baptist Convention, Artificial Intelligence: An Evangelical Statement of Principles, op. cit.

11   Il position paper del Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler è disponibile al seguente indirizzo: https://isr.fbk.eu/wp-content/uploads/2019/03/ Position-Paper.pdf

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