Antonio Angelucci
Professore associato di Diritto e Religione, Dipartimento di Diritto, economia e culture, Università degli Studi dell’Insubria.
ABSTRACT
Il presente contributo esamina le complesse dinamiche tra cittadinanza inclusiva, diritto al luogo di culto e pace nell’everyday life, con un’attenzione particolare al contesto italiano. Attraverso un’analisi del quadro normativo e delle pratiche a livello locale, emerge come l’integrazione dei diritti religiosi nel tessuto collettivo contribuisca alla costruzione di una cittadinanza più inclusiva e partecipativa. Il diritto al luogo di culto si rivela fondamentale, non solo come espressione di libertà religiosa, ma altresì come pilastro per l’integrazione e il dialogo interculturale, che rafforza la coesione sociale. L’articolo sottolinea l’urgenza di un approccio normativo più inclusivo e di strategie di peace-building che valorizzino le identità religiose come parte integrante della cittadinanza, suggerendo un modello di governance che potrebbe superare le attuali resistenze culturali e operative per promuovere una pace duratura.
This paper examines the complex dynamics between inclusive citizenship, the right to a place of worship and peace in everyday life, with a particular focus on the Italian context. Through an analysis of the legal framework and practices at the local level, it emerges how the integration of religious rights into the collective fabric contributes to the construction of a more inclusive and participatory citizenship. The right to a place of worship proves to be fundamental, not only as an expression of religious freedom, but also as a pillar for integration and intercultural dialogue, strengthening social cohesion. The article stresses the urgency of a more more inclusive normative and peace-building strategies that value religious identities as an integral part of citizenship, suggesting a governance model that could overcome current cultural and operational resistance to promote lasting peace.