ABSTRACT: Trent’anni fa Giovanni Paolo II pubblicava l’Enciclica Veritatis splendor, un importante documento del Magistero pontificio, che conserva ancora oggi tutta la sua straordinaria forza e attualità. L’Enciclica indica infatti con estrema chiarezza come, usando la ragione, l’uomo può verificare la presenza di un ordine delle cose definito, un ordine razionale, in cui il cristiano, grazie alla fede, scorge l’impronta di un Dio amico dell’uomo. In quest’ordine si inserisce la norma morale, la cui bontà si misura con la sua aderenza alla verità. La libertà dell’uomo infatti non consiste nel fare a suo piacimento qualsiasi cosa, tanto più di fronte agli straordinari progressi della scienza e della tecnica che oggi rendono possibili operazioni finora impensabili. Nemmeno bisogna affermare che la libertà non esiste perché l’uomo è in balia del determinismo, attraverso condizionamenti tanto forti da obnubilarla. La libertà autentica si esprime invece nello scegliere consapevolmente il bene e nel rifiutare il male. La crisi più pericolosa per l’uomo e per la società è la perdita del senso del bene e del male. Il Catechismo della Chiesa cattolica avverte che la battaglia finale del nostro tempo si combatte proprio sulla falsificazione della verità. Anche di fronte alla più grande confusione, la dignità della scelta morale è però sempre garantita dalla coscienza, il cui imperativo si impone all’uomo.

Thirty years ago Giovanni Paoli II published the Encyclical Veritatis splendor, an important document of the pontifical Magisterium, which still retains all its extraordinary strength and relevance today. Indeed, the Encyclical indicates with extreme clarity how, using reason, man can verify the presence of a definite order of things, a rational order, in which the Christian, thanks to faith, discerns the imprint of a God who is a friend of man. Into this order fits the moral norm, the goodness of which is measured by its adherence to truth. Man’s freedom does not consist in doing whatever he pleases, all the more so in the face of the extraordinary advances in science and technology that today make possible unthinkable operations. Nor should it be said that freedom does not exist because man is at the mercy of determinism, through conditioning so strong as to obnubilate it. Instead, genuine freedom is expressed in consciously choosing good and rejecting evil. The most dangerous crisis for man and society is the loss of the sense of good and evil. The Catechism of the Catholic Church warns that the final battle of our time is fought precisely over the falsification of truth. Even in the face of the greatest confusion, however, the dignity of moral choice is always guaranteed by conscience, whose imperative imposes itself on man.

Info sull'autore

aidlr